Una mappa non rappresenta solo un dato naturale, è figlia di una comunità, delle sue prospettive e dei suoi orientamenti: in questo senso costituisce una precisa realtà. Le mappe e gli artisti-cartografi del passato ci insegnano a scegliere prima di tutto il nostro punto vista sul reale e con esso obiettivi comuni. Come vogliamo utilizzare, oggi, la tecnologia per rapportarci allo spazio in cui viviamo? La macchina può aiutarci a far emergere il nostro personale sguardo sui luoghi?

Una prima risposta è data da Lino Budano: l’artista piacentino indaga la natura umana del paesaggio attraverso uno sguardo vigile e disincantato sulle trasformazioni del territorio. Il fluire del fiume diviene così metafora biologica e riporta al funzionamento organico dell’uomo, alla forma e al ritmo del suo apparato circolatorio.

Con tali suggestioni, creiamo dunque insieme la nostra mappa di Piacenza contemporanea, studiando i sistemi di rappresentazione tradizionali (vedute prospettiche, rilievo, strumenti per “misurare con la vista”…), ma anche utilizzando in modo critico e personale le nuove tecnologie, come Google Maps, per riscoprire nuovi obiettivi sui quali costruire un rapporto attivo tra la comunità di Piacenza e il suo territorio, in particolare il Po.
Col laboratorio pratico e creativo si avrà l’occasione di rielaborare i contenuti e far emergere nuovi sguardi sul fiume così da diventare, a tutti gli effetti, dei Cartografi 3.0.

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SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

Per le Scuole Secondarie di primo grado la fase di laboratorio che segue la visita alla mostra si concentrerà sulla prospettiva e sulle modalità teoriche e pratiche delle tecniche per ‘misurare con la vista‘, essenziali per comprendere come gli artisti e i tecnici-ingegneri, dal ‘500 in avanti, abbiano rivoluzionato il modo di rappresentare lo spazio, grazie anche alla matematica e alla geometria. Dopo aver sperimentato in prima persona, i ragazzi saranno messi di fronte alle nuove tecnologie, elementi imprescindibili della loro quotidianità ma forse, a volte, utilizzati in maniera acritica e poco attiva. 

In questo modo, dall’unione di antico e moderno, dall’adozione di differenti punti di vista sulla città, potranno realizzare la loro mappa di Piacenza: attraverso l’utilizzo di supporti e mezzi differenti, dando spazio alla creatività, saranno portati a riflettere anche sul loro personale rapporto con Piacenza e, in particolare, con il Po. 

SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

I ragazzi delle Scuole Secondarie di secondo grado avranno la possibilità di partecipare a una lezione preliminare all’uscita (effettuata direttamente presso la sede scolastica) in cui sperimenteranno in prima persona le tecniche prospettiche e per ‘misurare con la vista‘, utilizzate da artisti e cartografi dal ‘500 in poi per rappresentare lo spazio in maniera nuova rispetto al passato, sfruttando la matematica e la geometria.

In museo, dopo la visita guidata, saranno protagonisti di un lavoro collettivo volto a rielaborare i loro differenti punti di vista su Piacenza: partendo da una fotografia scattata da ognuno, si creerà un’inedita veduta della città. Su questa, anche ispirandosi all’opera dell’artista contemporaneo Budano, lavoreranno tracciando itinerari personali, stratificando elementi, in una sequenza di operazioni idealmente illimitata, un non-finito sempre disponibile al cambiamento, come un organismo le cui cellule si rinnovano costantemente.

Il lavoro condurrà a una riflessione personale, a una presa di coscienza del proprio rapporto con la città e, in particolare, con il fiume. Questo sfocerà nel contributo finale, rivolto a tutta la collettività: le fotografie scattate dai ragazzi, punti di vista differenti (ma integrabili in un tutt’uno, come sarà evidente nel corso del laboratorio), saranno condivise su Google Maps, strumento essenziale della nostra quotidianità, erede ideale delle mappe antiche che tuttavia consente, dando il proprio contributo, di diventare parte attiva, mostrando la propria, personale visione.


Periodo: 21 gennaio/28 febbraio 2017

Sede di svolgimento: Museo di Storia Naturale

Durata: visita guidata 1h; laboratorio 1h; lezione preliminare 1h circa

Costi: la sola visita guidata ha un costo di 60€ a classe; la visita e il laboratorio hanno un costo di 65€ a classe più 1€ a partecipante come contributo al Comune (tranne alunni certificati). La lezione preliminare, facoltativa, ha un costo di 40€.

 Numero max partecipanti: 30

 Materiali richiesti: nessuno, tutti i materiali sono forniti da Arti e Pensieri

Accessibilità: il Museo di Storia Naturale è accessibile ai disabili